Le città si svuotano di negozi: le maglie del tessuto commerciale urbano si allargano, sempre più esercizi commerciali chiudono i battenti lasciando un vuoto nei quartieri. L’unica eccezione riguarda il settore ristorativo e turistico: lo scenario è raccontato dai numeri dellultima ’indagine di Confcommercio relativa a 39 comuni italiani di medie dimensioni, dove risiedono circa sette milioni di abitanti .

“Se il numero di distributori di carburante è sceso di quasi il 30%, nell`altro senso il commercio ambulante è cresciuto del 43,3% e bar, alberghi e ristoranti del 5% (…)” si legge nel dossier. 

“Nelle medie città i negozi in sede fissa diminuiscono molto più rapidamente che nel resto del Paese (-15% contro -6%), ma in questi contesti urbani c`è un vero e proprio boom del commercio ambulante, accoppiato a una crescita rilevante del comparto turistico-ricettivo”.

«l`Italia ha una vocazione produttiva in termini di ricettività e consumi fuori casa». commenta il responsabile dell`Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella. 

Nei centri storici il fenomeno è ancora più marcato: c’è diminuzione delle attività di commercio al dettaglio in sede fissa (-9,1%), ma addirittura una crescita del 10% delle strutture alberghiere, bar e ristoranti.

(Fonte Ilsole24Ore)